Romanina nelle immediate adiacenze del Centro Commerciale Anagnina e del capolina della metro A (Anagnina) proponiamo un appartamento di recente costruzione praticamente nuovo. L’immobile si compone di un ampio salone con angolo cottura e zona salotto avente accesso alla terrazza (abitabile, tavolo e sedie). Completamente esposta a sud/est. In aggiunta abbiamo una camera matrimoniale avente anche lei sfogo sul terrazzo ed una cameretta comoda per 1/2 bambini. Completa la proprietà un posto auto. La costruzione è del 2007 e l’attuale proprietario è l’unico ad averlo abitato. Si consiglia la visione dell’immobile in quanto gradevole e decisamente signorile. La posizione. Situato a ridosso di Cinecittà e a meno di 2 km dalla Metro Anagnina, l’immobile che abbiamo il piacere di proporvi è stato edificato recentemente e si presenta in condizioni eccellenti. Il complesso studiato architettonicamente per consentire agli abitanti di vivere lo spazio esterno a 360°, si trova in un punto strategico del quartiere, poiché gode di tranquillità ma a poche centinaia di metri vi sono negozi, il centro commerciale Anagnina e la rinomata Via Tuscolana.
Curiosità
A cavallo degli anni ’50 ed i primi anni ’60 il nuovo insediamento urbano, sempre più popoloso, cominciava ad assumere un aspetto di borgata (si chiamavano così tutti gli agglomerati di edilizia abusiva e di tipo familiare che cominciarono a sorgere a decine intorno a Roma).
La borgata, le cui strade coincidevano con quelle della lottizzazione agricola di Frascati e poi di Parmeggiani ed erano larghe 5 metri di terra battuta, polverose d’estate, fangose d’inverno; cominciava a reclamare al Comune di Roma una sistemazione urbanistica e soprattutto la fornitura di servizi primari come le fogne e servizi sociali, come la scuola o la farmacia.
Il nome è nato quasi per scherzo ad opera di lavoratori abruzzesi pendolari.
Tutti infatti avevano l’abitudine, quando si recavano al lavoro ed a fare la spesa nel nuovo quartiere Tuscolana, di rispondere: “Vado a Roma!” a chi avesse chiesto: “Dove vai?”. Con un pizzico d’orgoglio i pendolari in questione, quando tornavano a casa e pagavano il biglietto della Stefer, dichiaravano al bigliettaio che andavano alla Romanina, cioè alla piccola Roma.
E così il nome rimase e fu adottato dal Comune e dall’Anas, che per prima piantò un cartello stradale con su scritto: Borgata Romanina.