Nella rinomata e prestigiosa Via Spinabella proponiamo in vendita una splendita Villa sorta agli inizi degli anni ’70. La proprietà si sviluppa su un magnifico lotto di terreno (mq.2.500 c.a.) curato in ogni dettaglio.
Il visitatore accede da un meraviglioso viale pavimentato, costeggiando parte del giardino, avente come particolarità dei pini ad alto fusto di notevole fascino.
L’immobile inoltre si sposa alla perfezione con l’esigenza di una famiglia numerosa o ancor meglio può ospitare due unità familiari distinte e separate, poichè l’attuale sala hobby è in realtà un appartamento indipendente dal resto della costruzione. Qui il visitatore incontra un salone triplo dotato di angolo cottura, una camera matrimoniale e bagno.
Salendo 10 gradini si accede al primo livello e si compone di: ingresso/corridoio, salone doppio con fuoriuscita sul balcone angolare, collegato ad uno splendido portico (mq. 35 c.a.). Cucina abitale (camino), 2 camere e bagno.
Grazie alla scala interna raggiungiamo il secondo livello adibito a zona notte. Ad oggi vi sono 3 camere matrimoniali, bagno, ed un portico di mq. 70 c.a. con un affaccio mozzafiato sulla capitale.
Completa la proprietà un box auto di 36 mq.
Curiosità
Domenico Fonzia (Dominicus Fonthia) carrarese, caro al casato Barberini per i suoi servigi e per la sua fedeltà, dopo aver fissato in Roma il domicilio ed il suo patrimonio, in una campagna posta di fronte ai boschi e inutilizzata per le spine e bonificata, piantò una vigna. Sotto lo stemma del benefattore Urbano VIII P.O.M. aprì un ingresso ornato di qua e di là nell’anno del Signore 1633.
« Se l’uva tira fuori dalle viti qualcosa di dolce l’ape suole farlo sgorgare dallo stemma Barberini ».
Domenico Fonzia fu il proprietario della vigna e allo stesso tempo il committente del portale, datato 1633 che dava accesso alla sua proprietà di campagna (la documentazione indica che i lavori vennero eseguiti almeno dal 1631). Sappiamo che Domenico Fonzia fu un notaio che lavorò spesso al servizio dei Barberini, pertanto egli, attraverso le parole dell’iscrizione posta sul portale d’ingresso della sua vigna, volle manifestare al Pontefice (Urbano VIII, 1622-1644 – Maffeo Barberini) e al suo casato, la gratitudine e la predilezione mostrata nei sui riguardi (caro al casato Barberini). Anche la notissima pianta della Via Appia (parte 2°) di Domenico Parasacchi del 1637, conferma il notaio Fonzia come titolare della proprietà, infatti si legge in corrispondenza del portale “VIGNIA DE FONZACA”.
In virtù quindi di quello stretto legame tra il notaio e il suo Papa benefattore, il Fonzia volle concepire il portale, non sulla Via Appia come sarebbe stato quasi più naturale, ma rivolto, quasi in modo privilegiato, verso Castel Gandolfo, dove già i Barberini avevano stabilito la loro residenza da qualche anno (Urbano VIII già da Cardinale amava soggiornare a Castel Gandolfo, fu il primo Papa a villeggiare nella residenza pontificia).
Sappiamo che il toponimo dell’area prima che venisse acquistato dal Fonzia era “Pedica della Statua”, un toponimo dal sapore spiccatamente archeologico, nei fatti siamo nell’area della città di Bovillae. L’area, acquistata dal notaio Fonzia, compariva infatti precedentemente nel catasto dei beni dell’Abbazia di San Nilo di Grottaferrata, e successivamente concessa in enfiteusi perpetua proprio dai Colonna al Notaio. Successivamente, morto Domenico Fonzia, un documento datato al 1682, ascrive la proprietà a Pietro Fonzia, suo figlio. Nel catasto Gregoriano (1821-1828) la proprietà risulterà, poi della famiglia Doria-Pamphili. Da quel momento in poi numerosi sono stati i passaggi di proprietà, fino ad arrivare agli anni 20 del ‘900 nei quali risulta come “Vigna Bernabei”.